Ragazze/i,
sicuramente sapete di cosa sto parlando e tutti (o quasi) avranno già avuto modo di provarlo. Negli ultimi anni è esplosa una vera e propria moda del kajal (o kohl) e tutte le case cosmetiche hanno prodotto la propria versione.
A differenza di quanto si pensa però, influenzati da ciò che i diversi marchi ci vendono come kajal, in origine questo nome designava una polvere colorata, solitamente nera, ricavata da piante officinali, che veniva applicata tramite un bastoncino nelle rime interne dell'occhio per disinfettarlo e prevenire infezioni batteriche. Nato e diffuso in paesi orientali e mediorientali (oltre che in Africa settentrionale) dove il clima umido causa la proliferazione di batteri, viene usato ancora oggi nei paesi arabi, in Africa e nella zona dell'India. Le prime testimonianze del suo utilizzo risalgono all'età del bronzo (XXXVI sec. a.C. circa), utilizzato appunto per curare le infezioni agli occhi e per scurire le palpebre come protezione dal sole. Le madri lo utilizzano sui propri figli neonati sia per proteggerli da eventuali batteri, che per allontanare il malocchio.
Il kajal in Egitto
Un contenitore egizio di kajal
Il kajal viene utilizzato da tutti: donne...
...bambini...
...e uomini!
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