mercoledì 1 gennaio 2014

Breve guida all'INCI dei cosmetici


Su cosa ci soffermiamo di più quando scegliamo un cosmetico? 
Sulla confezione
Sulla marca
Sul prezzo
Purtroppo solo poche volte su ciò che veramente conta: gli ingredienti del prodotto. Forse anche perché non è proprio una cosa semplice per chi non ha minimo una laurea in chimica, ma alcune sostanze, anche se non espressamente vietate dalla legge, possono essere comunque dannose per l'organismo sia a breve che a lungo termine (possono essere la causa di punti neri e brufoli come di tumori).
Ecco quindi alcune linee guida per orientarsi nella scelta del cosmetico giusto!


Che cos'è l'INCI

L'INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è l'elenco degli ingredienti cosmetici espresso in una nomenclatura standard. Dal 1997 le case cosmetiche sono obbligate a riportare sulla confezione di ogni prodotto i suoi ingredienti in ordine decrescente, dall'ingrediente presente in maggiore percentuale al più basso. 
Tutti gli ingredienti che hanno subito un processo chimico vengono rinominati in inglese (es. "sodio lauriletossisolfato" diventa "sodium laureth sulfate"), mentre le sostanze di origine vegetale hanno il nome latino (Butyrospermum parkii Butter, burro di karité; Amygdalus dulcis oil, olio di mandorle dolci).
I coloranti vengono identificati con il nome presente nel colour index (indice internazionale dei coloranti), fatta eccezione per i coloranti per capelli che riportano il nome chimico in inglese.




I principali componenti da evitare

  • Petrolatum
  • Paraffinum liquidum
  • Vaselina
  • Mineral oil
  • Propylene glycol
  • Petrolatum
  • Isopropyl
Tutti derivati del petrolio inquinanti e comedogenici (sono causa di punti neri e brufoli poiché chiudono i pori e non lasciano traspirare la pelle). Sono inoltre stati inseriti dalla direttiva europea nei cancerogeni di classe II. Ad esempio, nell'olio (per bambini!) Johnson's è presente la paraffina liquida!
  • -one
  • -thicone
  • -oxilosane
Gli ingredienti che finiscono con queste sigle sono, in genere, siliconi. Questi creano una patina sulla superficie di applicazione rendendola più liscia e, solo all'apparenza, più sana, ma non idratano: quindi la pelle si disidrata e appare la desquamazione (pellicine) e non lasciando traspirare la pelle, causano l’insorgere di brufoli e un precoce invecchiamento.
  • EDTA (es. tetrasodium EDTA): poco biodegradabile, responsabile dell'inquinamento delle acque e dell'avvelenamento dei pesci.
  • PEG (polyethylene glycol) e PPG (stearyl ether) sono derivati del petrolio che contengono anche minime tracce di ossido di etilene, potenzialmente cancerogeno, contribuiscono allo smantellamento della capacità della pelle di assorbire l’umidità e i nutrienti, lasciando il sistema immunitario vulnerabile.
  • MEA (monoethanolamine), TEA (triethanolamine), DEA (diethanolamine e ethanolamine), sgrassanti aggressivi. Creano il rischio di formazione di nitrosamine (cancerogene) usati quasi sempre in prodotti che fanno molta schiuma.
  • BHA o E320 (butilidrossianisolo), è vietato in America ma non in Italia. E’ un conservante antiossidante, spesso viene associato al BHT, anch’esso dannoso. La metabolizzazione del BHA produce metaboliti potenzialmente cancerogeni!
  • Triclosan: è una sostanza molto attiva, usato come antibatterico è una sostanza allergenica che si accumula nel corpo e si ritrova anche nel latte materno. E' stato registrato come pesticida, assegnandogli un alto indice di rischio per la salute umana e l'ambiente. Molto diffusa anche tra i deodoranti, sospettato di essere causa di tumore al seno.
  • Paraben: quasi tutte queste sostanze sono sospettate di causare tumori al seno.
  • Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES): contenuti soprattutto negli shampoo, sono i tensioattivi che producono la schiuma causando danni permanenti e irritazioni agli occhi e sono legati alla formazione della cataratta. Altri ricercatori ne hanno messo in evidenza la pericolosità, dato che possono danneggiare il sistema immunitario, se uniti a altre sostanze chimiche, si possono trasformare in nitrosamine, una classe di potenti cancerogeni, a lungo andare possono risultare dannosi per la pelle e in certi casi danneggiare il follicolo.
  • Bronopol, DMDM hydantoin, quaternium-15, sono sostanze che liberano formaldeidi, ingredienti non più presente nei cosmetici ma solo in alcuni smalti perché ritenuti allergenici e cancerogeni.

Fate attenzione dunque, anche se vi scrivono cose tipo "adatto per la pelle del bambino" piuttosto che "prodotto da ingredienti naturali" (per non citare espressamente la pubblicità Garnier), controllate sempre l'INCI per sapere cosa state realmente utilizzando!

Alcuni siti per verificare l'INCI:

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