lunedì 17 febbraio 2014

Il problema dei petrolati

Dunque, eccomi tornata (ma soprattutto ecco tornata la mia linea internet!).
Torniamo a parlare di sostanze dannose all'interno dei cosmetici, in particolare riguardo ai petrolati, argomento assai dibattuto da blogger/spignattatori/ambientalisti/ecologisti/ecc. e, come tale, su cui ognuno ha la propria teoria.
Detto ciò, blog meo, regule meae.



Il problema dei petrolati


Di per sé il petrolato è una sostanza inerte. 
Il problema non è tanto lui quanto i residui tossici cancerogeni proveniente dalla sua lavorazione che possono trovarcisi. Ma se viene dichiarato che è puro e non ha residui di lavorazione, può essere usato. Questa è la regola. 

Inoltre il tutto dipende dalle dosi. La paraffina pura è una schifezza semplicemente perché blocca le funzioni primarie della pelle e rende questa dipendente da essa. Ma se è presente all'1% in una crema (o cosmetico in genere) con ingredienti tutti positivi per la pelle, non potrà essere da sola così occlusiva. 


Anche essere troppo ambientalisti senza ragionare può portare a fare scelte errate... Ad esempio l'alcool è naturale rispetto ai parabeni, ma per conservare una crema ne serve almeno il 10%. Tale dose è sufficiente per creare dermatiti e reazioni cutanee forti, di conseguenza fra i due il conservante sintentico vince. Stessa cosa per i conservanti alimentari (sodio benzoato, potassio sorbato): sono ecobio, ma sono i maggiori colpevoli di reazione da contatto di un cosmetico sulla pelle.

La verità, come sempre, sta quindi nel mezzo: un cosmetico è bene che non occluda, che si conservi bene con conservanti meno allergenici possibili, che abbia attivi e quindi non solo acqua-emulsionante e conservante e infine che sia comodo da indossare e qui può intervenire un silicone allo 0.5% o un emulsionante di sintesi ma a dose giusta per smorzare sensazioni sgradevoli non a dosi esagerate per illudere chi compra di avere una pelle da modella.

Infine torno a sottolineare il fatto che, nonostante in minime dosi tali sostanze non siano dannose, com'è che alcune aziende riescono a produrre cosmetici senza utilizzarle e altre no?

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