Care lettrici (e lettori),
riprendiamo il discorso sulla storia dei cosmetici con un altro paragrafo:
I cosmetici nella storia
Così come il concetto di bellezza è mutato nei secoli, anche l'uso che viene fatto dei cosmetici differisce da epoca ad epoca, adattandosi alle esigenze e alle tendenze. Ripercorreremo ora la storia di questi prodotti e vedremo come il loro utilizzo sia determinato dal cambiamento della rappresentazione mentale della bellezza, dalla quale, del resto, deriva la moda.
Le origini della cosmesi sono riconducibili alla Preistoria, infatti sono conosciuti disegni rupestri rappresentanti figure umane con il viso o il corpo dipinti; ci sono studi che dimostrano come l'arte del tatuaggio sia usata fin dagli albori dell'umanità. Possiamo presumere che i nostri antenati, almeno in alcune occasioni, decorassero il proprio corpo con scopi rituali più che per fini puramente estetici: è infatti possibile che gli uomini ritratti nei dipinti stessero partecipando a rituali religiosi. Gli archeologi hanno documentato alcune delle sostanze utilizzate, tutte facilmente reperibili: rocce calcaree per il bianco, carbone per il nero e vari tipi di ocra per le gradazioni del rosso e del giallo. È anche probabile che venissero utilizzate sostanze profumate, che avevano il compito di manifestare la presenza, altrimenti intangibile, della divinità. L'arte di rassomigliare alla preda sia nelle fattezze che nell'odore, è ampiamente documentata dalle pitture sulle rocce, che attestano la presenza di tale pratica oltre 100.000 anni fa, in appositi santuari dove si celebravano riti propiziatori per la caccia truccandosi da cervi o da bisonti.
Esempio di colori (carbone/nero e rosso ocra)